Più di un acquirente su cinque di un’insegna del retail organizzato ha anche fatto esperienza di acquisto online sul sito Web o usando l’App della stessa insegna. Il dato è in costante crescita negli ultimi tre anni ed è uno dei tanti indicatori che confermano l’evoluzione dell’offerta cross-canale da parte dei retailer e la diffusione della prassi di acquisto multi-canale tra gli italiani.
Il risultato proviene dalle analisi che Human Highway conduce da tempo sul tema della trasformazione digitale del retail ed è prodotto dall’esame di 279 insegne della distribuzione organizzata, corrispondenti a 45.600mila punti vendita.
La quota di acquirenti multi-canale è massima nelle categorie del ticketing (intrattenimento e viaggi) dell’elettronica e dei libri ed è invece minima per i prodotti di salute e benessere e per la GDO. L’abbigliamento è sopra media e mostra una significativa dinamica negli ultimi due anni, e la quota di acquirenti tradizionali che hanno anche fatto esperienza di acquisto online presso le stesse insegne del Fast Fashion ha raggiunto il 30% all’inizio del 2020 (dati pre-lockdown).
Gli acquirenti multi-canale sono più diffusi nelle categorie del Retail caratterizzate da uno «Score di ibridazione» più elevato della media. Lo Score è utilizzato da Human Highway per seguire l’evoluzione del fenomeno e incorpora aspetti del servizio multicanale quali la possibilità di acquistare online, ritirare in store un acquisto online, rendere un acquisto online in store, verificare online la disponibilità di un articolo in store, prenotare online un articolo in store, utilizzare online e nel canale tradizionale la medesima carta fedeltà, l’esistenza di una community online degli store tradizionali e, infine, la disponibilità di un Branded Payment System.
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