Due fattori influenzeranno la diffusione e l’abitudine di utilizzo di Apple Pay nel nostro paese: la disponibilità delle carte abilitate al servizio e la disponibilità di POS contactless nei punti vendita. Entrambi questi punti pongono al momento alcune limitazioni al successo di Apple Pay nel retail tradizionale. Le banche aderenti sono tre, una sola delle quali (Unicredit) ha una base clienti significativa, anche se Apple prevede che presto aderiranno altri grandi gruppi. Se l’adesione di nuove banche tarderà ad arrivare non si produrrà la massa critica necessaria per lo sviluppo del fenomeno.
Il secondo inibitore è dato dalla rete di accettazione. Secondo i più recenti dati di Net Retail, il 47,4% dei 45.000 negozi del retail organizzato in Italia consente il pagamento contactless. La quota di negozi abilitati è diversa in relazione alla categoria e va da meno del 40% della GDO al 70% di Intrattenimento, Media ed Editoria. I nuovi “Pay”, però, potrebbero stimolare la diffusione dei terminali contactless e il loro utilizzo perché lo studio di Human Highway rivela che i POS contactless sono presenti nei negozi in misura maggiore rispetto a quanto siano effettivamente utilizzati (per diverse ragioni le funzionalità contactless spesso non vengono attivate e proposte ai clienti). Apple Pay si è quindi presa il compito di far maturare il mercato da entrambi i versanti (acquirenti ed esercenti) e spianare la strada a tutti i soggetti che stanno proponendo soluzioni alternative: non è affatto detto che essere pionieri favorisca il proprio successo, forse contribuirà a quello di altri.