La comunicazione segue le audience e gli investimenti pubblicitari sono proporzionali al numero di persone che possono essere raggiunte dal messaggio di una campagna.
La diffusione del digitale ha creato nuove opportunità di comunicazione e la pianificazione pubblicitaria ha progressivamente dedicato maggior attenzione all’online, spostando gli investimenti da altri mezzi, principalmente dalla stampa (periodici e quotidiani).
Mentre gli investimenti pubblicitari nell’ambiente digitale sono aumentati di quasi 150 volte dal 1999 al 2019, la stessa crescita non si è registrata per l’audience. Gli italiani di almeno 15 anni di età online almeno una volta alla settimana con PC, Tablet, e Smartphone sono passati dai 3,5 milioni del 1999 ai quasi 38 di 20 anni dopo. La crescita dell’audience è stata di oltre 10 volte e ha portato online 73 italiani di almeno 15 anni su 100.
Nell’intero anno 1999 il mercato riconosceva a un individuo online un valore pubblicitario di 5,7€. Quest’anno si stima che questo valore arriverà a 78,5€, ovvero 15 volte di più. Ciò è conseguenza di diversi fattori: la dimostrazione dell’efficacia della pubblicità digitale, l’attenzione degli individui al mezzo (il tempo speso), la maturazione di soluzioni creative impattanti (il video in primis), l’incremento di efficienza del sistema pubblicitario con le tecniche del programmatic e la necessità di ricorrere al digitale per inseguire le audience che non frequentano più i mezzi tradizionali.
Dal 2017 l’online è il secondo mezzo per investimenti in Italia, dopo la televisione, e agli attuali tassi di crescita si prevede che diventerà il primo nel 2024.
Tuttavia, se riferito all’audience del giorno medio, il valore pubblicitario per individuo online è stato pari a 99€ nel 2018, il più elevato tra i mezzi di comunicazione.
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