Il fenomeno Ruzzle

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Prendi un dispositivo touch connesso alla Rete (14 milioni di utenti oggi in Italia), un vecchio gioco semplice e molto popolare in passato (Il Paroliere), mettili in un app e condisci tutto con un po’ di social: ecco a voi il successo di Ruzzle.

Se n’è parlato molto nelle ultime settimane e il fenomeno ha davvero assunto proporzioni significative: una ricerca di Human Highway di febbraio 2013 indica nella cifra di otto milioni il numero di italiani che conoscono il gioco e in 4,5 milioni il numero di giocatori abituali.

La conoscenza e la pratica del gioco è particolarmente concentrata nei giovani (oltre tre giovani di meno di 24 anni su quattro conoscono Ruzzle) e scende in modo progressivo all’aumentare dell’età. Due terzi dei giocatori ha meno di 34 anni e si nota una leggera prevalenza di ragazzi rispetto alle ragazze.

Mentre la conoscenza di Ruzzle è più diffusa al Sud, l’utilizzo della app di gioco non dipende dalla latitudine ed è piuttosto uniforme in tutto il territorio nazionale. I giocatori di Ruzzle si trovano generalmente nelle città grandi e medio-grandi e il gioco è meno diffuso tra gli abitanti dei piccoli centri.

Sull’onda del successo è già stato indetto il primo campionato italiano di Ruzzle e il gioco potrebbe approdare in TV con un format costruito su misura.

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